Gli avvertimenti cinesi

E' un vero banco di prova: dalla sua "gestione" si scoprirà la natura delle velleità cinesi. E se il soft power del Dragone è destinato a tradursi in un (temibile) hard power. Muscoli e missili insomma. La disputa attorno al Mar cinese meridionale - che Pechino considera "cosa propria" - si fa sempre più "calda". Se la leadership di Pechino continua a insistere su slogan come la "crescita pacifica" e se Hu Jintao non fa che rassicurare sulla crescita cinese - le importazioni cinesi sfonderanno nel giro di 5 anni quota 8.500mila miliardi di dollari, portando immensi vantaggi ai partner commerciali della Cina - la retorica buonista cede il posto a dichiarazioni di fuoco. Come quella apparsa in un editoriale del Global Times: "se i nostri vicini non si adatteranno, dovranno fare i conti con i nostri cannoni". L'avvertimento è per Vietnam, Filippine, Myanmar (e indirettamente all'India).

Vedi anche:
http://cadeapezziaquestora.blogspot.com/2011/10/lindia-e-le-allenze-anti-cina.html

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