L'India e le allenze anti-Cina

L'ascesa politico-militare della Cina ha avuto un primo, dirompente, effetto.
Raccogliere i vicini più spaventati dalle ambizioni del Dragone attorno
all'unico attore regionale in grado di fronteggiale: l'India. Gli ultimi a bussare alle porte di New Delhi, come scrive Yaleglobal on line, sono stati il Vietnam e il Myanmar: le recenti visite di Stato dimostrano che l'India è vista come l'antidoto allo strapotere cinese e che la rivalità è destinata ad accendersi attorno al Mar cienese meridionale (che Pechino considera "cosa porpria"). Vietnam e India stanno trattando per l'acquisto del missile supersonico BrahMos, figlio della tecnologia russa e indiana. Hanoi ha poi concesso all'Elefante l'uso del porto  "strategico" di Nha Trang. I due Paesi hanno inoltre scommesso sull'incremento degli scambi commerciali dagli attuali 2,7 miliardi di dollari a 7 miliardi di dollari, obiettivo da raggiungere nel 2015. A sorpresa anche il Myanmar sta cercando di uscire dal cono d'ombra cinese, come conferma ad esempio lo strappo sulla costruzione della diga di Myitsone sul fiume Irrawaddy, nonché le timide aperture "democratiche" volute dal regime. India e Myanmar puntano a incrementare la collaborazione nel settore dell'energia. L'Elefante ha poi promesso l'apertura di una linea di credito di 500milioni di dolalri per la costruzione di infrastrutture.

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