All'ombra del dominio cinese

E' il rebus che più ossessiona i futurologi: la Cina strapperà agli Stati Uniti la leaderschip mondiale? E se sì, quando avverrà il sorpasso tra le due economie? Tra dieci, venti o cinquant'anni? L'ultimo a pronosticare lo sgretolarsi del primato Usa è l'economista indiano Arvind Subramanian. Nel suo libro Eclipse: living in the shadow of China's economic dominance, l'economista non solo considera ineluttabile il sorpasso ma, scrive, esso è più "vicino di quanto si creda, sarà di una portata e avrà un impatto molto superiore a quanto comunemente si crede". Non basta: esso avverrà "nel giro di un decennio" con la moneta cinese, il yuan, che prenderà il posto del dollaro. Le prove? Pechino continuerà a correre con un tasso del 6,5 per cento all'anno, gli Usa "solo" del 2,5. La forze di Pechino starebbe tutto nell'effetto combinato della sua (smisurata) demografia e nella pervasività delle sue esportazioni. Una visione troppo semplificata della storia? Troppe le variabile in gioco, a cominciare dalla potenza militare per ora saldamente nelle mani degli Stati Uniti. Intanto la Cina, il più grande proprietario del debito Usa (1.137 miliardi di dollari) - e per la prima volta da cinque mesi - ha deciso di tagliare le sue riserve in dollari. Il taglio, di 36miliardi di dollari, è la più grande cessione di asset dall'inizio dell'anno.

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