La sfida dell'istruzione

Per la rivista americana Foreign Policy non è il caso di allarmarsi. Ma gli scricchiolii ci sono, eccome.  L’ultima rilevazione del Program for international student assessment (Pisa) certifica che gli studenti delle scuole superiori americane fanno fatica a mantenere il passo dei colleghi asiatici. Su 65 paesi in corsa, gli americani si sono classificati al 31esimo posto in matematica, al 23esimo in scienza, al 17esimo in “lingua”. Gli studenti di Shanghai si sono classificati primi in matematica, primi in scienze e primi in lingua (per la cronaca gli italiani sono al 35esimo in matematica). Non solo: nei primi undici posti ci sono ben sette paesi asiatici. Altra brutta notizia per gli Usa: si sta erodendo il loro ruolo di più grande polo di attrazione per gli studenti di mezzo mondo (la quota è scesa dal 24% del 2000 al 19% del 2008). Nei Paesi asiatici – secondo un rapporto dell’Unesco – la crescita della spesa in ricerca è passata dal 27 al 32 per cento dal 2002 al 2007, mentre quella dei Paesi occidentali è nello stesso periodo diminuita. Per Foreign Policy l’America può tuttavia dormire ancora sogni tranquilli: il primato a stelle è strisce non sarebbe (per ora) in pericolo. Ma una cosa è certa: la sfida del futuro passa dall’istruzione. In Italia è buio pesto.

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